Pur se estremamente impegnativa e carica di responsabilità, penso che non avrei potuto fare scelta migliore di quella fatta ormai 25 anni fa.
Sono cresciuto inseguendo, in qualunque situazione mi trovassi, cani che vedevo vagare per le strade di Roma senza un “umano” vicino. Circa 20 anni fa mi occupai di far adottare i poveri sfortunati che vivevano nel canile di Porta Portese. Iniziai facendo un bel “servizio fotografico” ai poveri reclusi ed entrai così in contatto con l’ associazione che si occupava di quella realtà. Dopo poco, decisi di voler destinare del tempo ad un canile privato convenzionato con il canile di Porta Portese. Scelsi quello che allora si chiamava Hotel Cani e Gatti ( nome paradossale) oggi Canile Vallegrande, sulla Via Braccianese. Uno dei motivi principali che mi hanno spinto a fare quella scelta è perché essendo decentrato era senz’ altro meno raggiunto dai volontari.
Cosi iniziò la mia avventura in questo mondo… tutti i weekend erano completamente dedicati ai cani della struttura. Durante la settimana ero costantemente diviso tra il lavoro ed il mio cuore, costantemente proiettato verso di loro, alle mille problematiche da risolvere, di tipo pratico o di gestione dei problemi con il titolare della struttura, per poter effettuare tutta l’ assistenza necessaria.
Erano anni in cui non c’ era alcuna assistenza veterinaria sul posto, con più di 300 cani da gestire. Iniziai ad occuparmi personalmente degli “ultimi”, quelli aggressivi che quindi non uscivano mai dalla ‘gabbia’. Era una soddisfazione incredibile, riuscire ad instaurare quel minimo di fiducia che mi consentisse di passeggiare con loro per una parvenza di “libertà”. Inizialmente le giornate al canile le trascorrevo camminando dalla mattina alla sera, cercando di farne uscire il più possibile. Con il passare dei mesi cominciai ad occuparmi dell’ assistenza veterinaria e quindi delle terapie, delle visite specialistiche e non. Facevamo tutti i mesi i mercatini per raccogliere fondi per sopperire alle numerosissime spese da sostenere e portavamo con noi quelli che ritenevamo potessero avere maggiori chance di adozione.
Dopo un anno di questa vita, l’ associazione che si occupava del canile di Porta Portese, avendo vinto un bando del Comune di Roma per la gestione del Canile di Porta Portese e dei canili privati convenzionati, mi propose di diventare il responsabile dell’associazione per l’ Hotel Cani e Gatti. Questa scelta avrebbe significato concretamente un cambio radicale della mia vita, ma non potevo non accettare, ero totalmente preso da quel meraviglioso e complicato mondo carico di brutture, tristezze ma allo stesso tempo di speranza di poter cambiare qualcosa, speranza se non nel sistema almeno nella vita di qualche anima sfortunata. Mi buttai a capofitto in questa attività ed i cani riempivano le mie giornate; la mia famiglia a 4 zampe cresceva proporzionalmente al mio impegno e cosi mi ritrovai a vivere in un monolocale con la compagna di tutta la mia vita e 4 belve meravigliose. Dopo 3 anni di questa vita, a causa di divergenze all’ interno dell’ associazione, andai a lavorare per una Fondazione animalista con cui ero in rapporti da anni, dove rimasi per 3 anni, occupandomi della pensione per i cani e dei numerosissimi ospiti della Fondazione stessa. Al termine di questa importante esperienza decisi di iniziare una nuova avventura aprendo la mia Pensione.. la Pensione Cani Roma.
Da allora sono passati 15 anni….